Facebook: tanti amici, ma sai gestirli tutti? Alcuni strumenti lo consentono. Alcuni consigli sugli strumenti forniti da fecebook nel controllo delle amicizie.
Uno studio della rivista royalsocietypublishing.org, appena pubblicato, ha analizzato il nostro rapporto con i social media ed ha fissato in 150 il numero massimo di amici che siamo capaci di gestire on line, in base alle nostre capacità ed al nostro tempo libero. La media, invece, dei contatti su facebook è in Italia di almeno 300 amici ciascuno. Ma sappiamo realmente gestirli tutti? Abbiamo con loro legami o conversazioni tali da giustificarne l’esistenza? Riusciamo a leggere tutti gli aggiornamenti dei nostri amici? Lo studio pubblicato dalla rivista sopra citata parte da una analisi di Robin Dunbar, docente di antropologia e psicologia dell’evoluzione ad Oxford, già famoso per un precedente studio sul numero massimo di persone con cui ognuno di noi e in grado di mantenere stabili relazioni sociali, studio qui allargato al social network ed ai nostri “amici” su Facebook. Questa analisi di Dunbar, sulla base di un sondaggio, ha stabilito che, così come nella vita reale, anche sui social sono in realtà al massimo una ventina gli amici stretti con cui abbiamo reali rapporti affettivi ed a cui dedichiamo tempo, anche on line; numero che si allarga ad 80 persone al massimo che possiamo considerare concreti amici e con i quali dialoghiamo anche sui social. I restanti sono conoscenti o persone che potremmo riconoscere a vista, ma con i quali non ci interfacciamo e non abbiamo relazioni amicali reali. Le persone che hanno un numero enorme di amici sui social non hanno, in realtà (spiega Dumbar) aumentato il numero di amicizie intime, al massimo hanno aggiunto conoscenze poco definite al proprio profilo perché, spesso, i social non consentono di organizzare meglio queste amicizie on line. Ma siamo sicuri che Facebook non ci consente di gestire meglio le nostre amicizie anche se sono superiori al limite di 150 persone indicato dallo studio di Dunbar?
Ecco un primo elenco di strumenti forniti da fecebook, che, invece ci possono aiutare nel controllo delle amicizie:
- Puoi smettere di seguire un amico quando non è realmente tale. Vai sul suo profilo, clicca su “segui già” e dal menu scegli l’opzione che ti consente di non seguire più i suoi aggiornamenti.
- Sei interessato agli aggiornamenti degli amici “veri” rispetto alla marea di aggiornamenti dei vari tuoi contatti? Vai sul profilo del tuo amico, clicca su “segui già” e dal menu selezione l’opzione “Mostra per primi”, in tal modo gli aggiornamenti di questo amico si posizioneranno in cima alla tua home quando ti colleghi a facebook.
- Sapevi che puoi creare una lista ed una differenza tra gli amici? Se vai sempre sul profilo di un tuo amico, lì dove c’è la sua copertina come nei due casi sopra descritti, vau col mouse sul link “Amici” e scegli, tra le opzioni che visualizzi, se metterlo tra i “conoscenti” o tra gli “amici più stretti”. Puoi creare anche nuove liste, per cui puoi decidere di inserire quell’amico nella lista, ad esempio, da te chiamata “colleghi di lavoro”, ecc. Questa selezione è utile nel momento in cui pubblichi i tuoi aggiornamenti, perché puoi decidere a chi farli vedere o meno proprio attraverso questa pre-selezione delle liste. Ciò è molto importante, soprattutto quando si hanno tra gli amici/conoscenti colleghi o addirittura datori di lavoro ecc. ai quali non può essere sempre conveniente mostrare i nostri post o quelli in cui veniamo “taggati” oppure le foto che inseriamo sul nostro profilo, per cui questi strumenti per la privacy sono quanto mai opportuni e funzionali perché ci permettono di decidere a quali persone farli vedere e leggere.
- Decidi a chi far vedere i tuoi post pubblici da oggi in poi. Cliccando sul lucchetto in altro a destra di facebook puoi collegarti al “Controllo della privacy” e dal menu a tendina che si apre cliccando su “Chi può vedere le mie cose?”, puoi decidere se i tuoi post futuri potranno essere visualizzato da tutti (pubblico) oppure solo dagli amici o addirittura solo da te o dai familiari.
(fonti: royalsocietypublishing.org - repubblica.it)
A cura di Giuseppe Puglia – Pubblisiti ADV
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